Chi siamo

All’inizio del nostro percorso c’è stata la nostra esperienza di gruppo di giovanissimi che facevano volontariato in istituti e presso famiglie con figli disabili, cercando di rompere la loro solitudine favorendone la socializzazione. Ci si accompagnava a loro, si prendevano in carico i loro bisogni e si cercava di farli uscire dal chiuso della loro condizione con feste, vacanze, domeniche organizzate… E tutto questo in un clima di entusiasmo e di inventiva.

Nell’agosto del 1972 si dava inizio ad una esperienza di comunità permanente con bambini e portatori handicap. Ha preso forma la prima realtà di “casa famiglia” della nostra regione e, per quanto sappiamo, in Italia.

Questa piccola comunità di 15 persone si trovava allora a Montilgallo di Longiano (FC), in due case di campagna date in uso gratuito. Questo primo nucleo si autogestiva attraverso un lavoro artigianale.

Nel 1985, lo spostamento a Montetauro ha segnato l’inizio di un ampliamento della comunità, che da allora si è costituita in Associazione ecclesiale denominata “Piccola Famiglia dell’Assunta”.

In seguito, nel 1988, alcuni membri dell’Associazione hanno dato vita alla Cooperativa sociale, la quale:

“Conformemente all’art. 1 della Legge 381/1991, non ha scopo di lucro e si propone di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso: la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi”.

La Cooperativa svolge un servizio socio-assistenziale-sanitario nei confronti di minori e adulti portatori di handicap, di minori e ragazze in gravi situazioni socio-familiari, ragazze madri e immigrati.
Essa rivolge la sua attività preferenzialmente verso le realtà oggetto di abbandono e reiette dal tessuto sociale e familiare.

Le aree di maggior intervento e sviluppo della Cooperativa sono :

  • l’elaborazione di progetti educativi e di recupero in relazione al bisogno, in modo da promuovere e migliorare le capacità potenziali di adattamento e reinserimento sociale e lavorativo quali autonomia personale, apprendimento operativo, socializzazione, riabilitazione, integrazione dell’assistito;
  • il sostegno finalizzato al raggiungimento e mantenimento di uno stato di benessere psicofisico complessivo, nella prospettiva dell’acquisizione di una completa autonomia personale;
  • interventi di inserimento sociale, culturale e partecipativo sul territorio (scuola, ambienti educativi ecc.).